Sostenere la speranza dei giovani di Aleppo
Il racconto della missione svolta in Libano da fra Stefano Luca e la sua equipe per la formazione di operatori locali in ordine all’apprendimento di tecniche e competenze di teatro sociale in aiuto a bambini, giovani e adulti siriani che soffrono i traumi per quanto hanno vissuto e stanno vivendo.
In seguito al terremoto del 6 febbraio 2023, sommatosi a una situazione di persistente conflitto bellico, si è resa sempre più evidente la necessità di offrire ai giovani e alle giovani siriane un particolare sostegno, per affrontare insieme i traumi, per rimarginare quanto possibile le ferite, per affrontare il presente e proiettarsi nel futuro, per rafforzare la speranza e rinvigorire le energie di bene, aiutando anche i più piccoli.
In primavera, Firas, Edwar e Hiba, tre giovani della Casa di Aleppo delle Figlie di Maria Ausiliatrice dell’Ispettoria Gesù Adolescente (MOR), hanno aderito alla proposta dei Frati Francescani Cappuccini: “Rispondere ai traumi di Guerra e di Calamità Naturali in Siria attraverso il Teatro Sociale”.
Il progetto, ideato dal Centro Missionario dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia in collaborazione con Capuchin Social Theatre, Voci Erranti Onlus e altri organismi dei dei Frati Minori Cappuccini e Conventuali, aveva come obiettivo la realizzazione di un programma di formazione per operatori locali, volto all’apprendimento di tecniche e competenze di teatro sociale al fine di assistere bambini, giovani e adulti siriani che soffrono i traumi di quanto hanno vissuto e stanno vivendo.
Accompagnati dal Responsabile Fra Stefano Luca OFMCap con il suo team, i giovani hanno partecipato a una formazione intensiva in Libano, insieme ad altri sette giovani di Aleppo e Damasco inviati da altre congregazioni religiose.
In dieci giorni, i/le giovani hanno ricevuto più di settanta ore di formazione e hanno potuto conoscere alcuni luoghi cristiani significativi del Libano, tra cui il Santuario di Nostra Signora di Harissa e il monastero di Mar Charbel. Hanno avuto inoltre due pomeriggi di pratica supervisionata con bambini siriani, rifugiati in Libano.
Vari sono stati i contenuti, sia in vista dell’impiego delle tecniche teatrali nelle proprie realtà, sia di riflessione sul proprio sé e sul vissuto: acquisizione di giochi e attività per condurre sessioni di laboratorio; tecniche base per la conduzione di un laboratorio di teatro sociale; stili di leadership per guidare un laboratorio di teatro sociale; indicazioni su come scrivere un progetto di teatro sociale; basi per costruire eventi di teatro sociale e di comunità. E ancora: come sviluppare una relazione dinamica con i bambini e i giovani basata sulla fiducia e sul rispetto; promuovere la fiducia in sé stessi; l’importanza, per un conduttore di teatro sociale, di prendersi cura di sé stesso; implementare la consapevolezza del linguaggio del corpo; lavorare come équipe in un progetto di teatro sociale; la metodologia del Franciscan Social Theatre per lavorare con bambini e ragazzi che hanno vissuto eventi traumatici come la guerra.
L’alternarsi di formazione a momenti di preghiera, visite religiose e vita fraterna, ha permesso a tutti di vivere un’esperienza significativa, sia per quanto riguarda i contenuti tecnici, sia riguardo al proprio percorso di vita.
La seconda fase del progetto – tra giugno e dicembre 2023 – consiste nello sviluppo e nella realizzazione, da parte dei partecipanti, di piccoli laboratori di teatro sociale con i bambini e adolescenti delle proprie realtà, monitorati dagli organizzatori nelle attività tramite sessioni online.
L’esperienza si concluderà con un’ultima formazione residenziale di 4-5 giorni in Siria o in Libano, tra gennaio e maggio 2024.