Belém, Natale 2013
Carissimi parenti, amici e benefattori, il S. Natale ci ricorda che Dio vuole vivere con noi, per essere visibile nei nostri fratelli e sorelle, bisognosi del nostro amore autentico e concreto, e ci aspetta perché possiamo contemplarLo “faccia a faccia”.
Ora vi comunico i fatti principali avvenuti dopo la S. Pasqua. In aprile la nostra fraternità è aumentata con un giovane fratello laico brasiliano, Fra José Carlos Pestana, che ha l’incarico di Assistente regionale dell’Ordine Francescano Secolare, della Gioventù Francescana e delle opere caritative del nostro convento. È giunto anche Fra Benedito Roxo per curarsi dalle conseguenze di un ictus cerebrale. Per invito del Parroco incomincio i corsi di formazione umana e psicologica dei leaders dei gruppi parrocchiali e la formazione dei Ministri Straordinari dell’Eucaristia, che visitano e portano la Comunione ai malati.
Il 5 giugno Fra Aquilino, il nostro infermiere, deve urgentemente accompagnare in Italia Fra Defendente Rivadossi di Borno, perchè corre il pericolo di coma per insufficenza renale; all’ospedale di S. Donato Milanese lo salvano, praticandogli la dialisi. Fra Defendente doveva festeggiare i cinquant’anni della sua Ordinazione sacerdotale insieme a F. Aligi Quadri di Sforzatica, ma adesso il primo è nell’infermeria di Bergamo e il secondo è nel convento di Salò a riprendersi da una operazione al cuore; il Signore chiede loro di continuare ad essere missionari con la sofferenza. Il proverbio dice: “Non c’è il due senza il tre”, e infatti Fra Aquilino approfitta per fare gli esami clinici e scopre che ha un cancro al pancreas e deve restare anche lui in Italia per curarsi. In poco tempo la nostra Missione perde tre frati italiani, che hanno dato la propria vita a servizio di questo amato popolo brasiliano-nordestino.
In luglio i Superiori organizzano il V° Congresso per i frati in formazione (Congresso dos Formandos) con la finalità di far conoscere la storia e le figure principali della Provincia Maranhão, Pará e Amapá. Io sono stato incaricato di presentare la personalità di Padre Martirio Bertolini che, dopo aver esercitato il servizio di Provinciale in Lombardia, è stato Vice Provinciale qui in Brasile e ha promosso la “Implantatio Ordinis”, che ha dato origine all’attuale nostra Provincia Cappuccina.
Il 2 settembre, dopo aver celebrato la S. Messa in suffragio di mio fratello Fra Tranquillino, morto a 49 anni nel 1982 e sepolto qui a Imperatriz (Maranhão), parto per l’Italia per festeggiare le nozze d’oro di mia sorella, le nozze d’argento di suo figlio e i 27 anni di matrimonio di sua figlia. È stato un mese di incontri di festa e mi è stato impossibile molte volte resistere ai vostri molteplici e calorosi inviti, che mi hanno fatto dimenticare le raccomandazioni dei medici.
Il 1 ottobre sono tornato in Brasile, per non dimenticare le situazioni e le persone che aspettano la nostra opera di frati Cappuccini e di Sacerdoti; molto più che ho l’esempio di Fra Angelo Olginati, morto il 20 novembre all’età di novant’anni e che ha servito il Signore e il popolo con “voce di leone e cuore di colomba” fino a due anni fa, e poi con la malattia e la preghiera fino agli ultimi giorni.
Ora comunico come ho distribuito i vostri aiuti: 4.400 € per i poveri; 2.600 € per i viaggi e le medicine; 1.000 € per servizi pastorali nella nostra parrocchia; 1.000 € per la formazione dei frati brasiliani; 1.000 € per i nostri missionari a Cuba; 1.080 € per celebrare Sante Messe secondo le vostre intenzioni e per dare una mano a un sacerdote bisognoso.
immagini
– fra Pierantonio e fra Tranquillino Zanni
– con i seminaristi di Belem nel 1994
– Barra do Corda 1975 – fra Pierantonio e fra Tranquillino
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