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ESEQUIE CELEBRATE DA 350 SACERDOTI I funerali di monsignor Luigi Padovese sono stati concelebrati da 350 sacerdoti di cui ben 50 tra vescovi e vicari episcopali, provenienti da tutte le parti del mondo. A rappresentare il Governo è intervenuta in Duomo Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri. Tra le personalità presenti il Console della Turchia a Milano e l’Ambasciatore turco presso la Santa Sede.
AI FUNERALI ANCHE IL SUCCESSORE IN ANATOLIA I funerali di monsignor Luigi Padovese, officiati nel Duomo di Milano, si sono conclusi con un intervento dell’arcivescovo di Smirne, Ruggero Franceschini, che ha preso il posto di Padovese alla guida del vicariato dell’ Anatolia. «Hanno ucciso il pastore buono» ha detto Franceschini e la sua Chiesa di Anatolia, «piccolo gregge disperso», ora è anche colpito, sgomento, impaurito«. »La piccola chiesa di Anatolia – ha proseguito il religioso – è troppo giovane per superare da sola una tragedia simile, troppo fragile per fronteggiare il male che l’ha colpita, troppo povera per trovare in se stessa le risorse per continuare a sperare almeno di esistere«. Da qui l’appello a sacerdoti, religiose e religiosi perchè si impegnino in terra turca in una missione »difficilissima«, e ai mezzi di informazione affinchè »tengano aperta una finestra su questa terra e sul dolore della chiesa che la abita«. Sulle circostanze in cui è maturato l’omicidio di monsignor Padovese, Franceschini si è limitato a dire: »ho detto che non avrei parlato della morte di monsignor Padovese, e non lo farò. Del resto cosa volete che vi dica di un vescovo missionario ucciso nella solennità del Corpus Domini? Per lui parlano il suo corpo spezzato e il sangue versato per tutti«. L’intervento di Franceschini è terminato con l’applauso dei fedeli presenti in Duomo come un applauso ha accolto la bara all’uscita dal Duomo di Milano.