Il 13 marzo 1901, verso le cinque del mattino, la missione di San Giuseppe della Provvidenza, presso Alto Alegre in Brasile, fondata dai padri Cappuccini della Provincia Lombarda, fu attaccata da un gruppo di indios armati. Tra i morti accertati ci furono tre sacerdoti e un fratello laico cappuccini, sette Suore Cappuccine di Madre Rubatto e due Terziari francescani, insieme a più di 250 fedeli. I resti mortali dei quattro frati, delle sette suore e dei due laici loro collaboratori sono attualmente conservati nella chiesa parrocchiale di Barra do Corda, in Brasile.
La colonia agricola era stata fondata nel 1896 da padre Carlo da San Martino Olearo intitolandola a San Giuseppe della Provvidenza (São José da Providencia), e faceva parte della missione di Alto Alegre. La colonia era popolata da indigeni, compresi alcuni già cristiani, accolti dai frati stessi.
Per l’educazione delle bambine del luogo, i Cappuccini pensarono di chiedere l’apporto di una congregazione femminile, e, dopo vari tentativi falliti, nel 1899 arrivarono da Montevideo sei suore, tutte molto giovani, della congregazione fondata pochi anni prima da Madre Francesca Rubatto.
Sostanzialmente, la vita della missione era organizzata come quella di un’azienda agricola o “fazenda”: gran parte del tempo era dedicato al lavoro contadino, specie per la coltivazione della canna da zucchero. Anche i frati, salvo i momenti dedicati alla preghiera, s’impegnavano in quella fatica che, forse, appariva troppo gravosa per gli indigeni.
Quanto alle suore, avevano inaugurato appena due giorni dopo il loro arrivo un collegio femminile, per l’educazione delle bambine e delle ragazze del luogo. Entrando nelle case, riuscirono in molti casi a pacificare gli animi, già in tensione per precedenti contrasti tra locali e colonizzatori.
La colonia prosperava, ma crescevano anche i malumori.
Il 13 marzo 1901, verso le cinque del mattino, la missione di San Giuseppe della Provvidenza fu attaccata da un gruppo di indios armati. Alla loro guida, Joao Manoel Pereira Dos Santos, detto Capitano Caboré, la cui concubina era stata espulsa dalla missione.
Primo a cadere fu padre Zaccaria da Malegno, aggredito mentre stava celebrando la Messa nella chiesetta della missione. Un altro gruppo assalì l’abitazione dei frati, uccidendo padre Vittore da Lurano e un giovane terziario francescano, Pietro Novaresi, che aveva seguito i frati in missione. Non lontano abitava donna Carlota Bizerra, che si era dedicata alle bambine prima dell’arrivo delle suore: anche lei fu ferita a morte.
Nella confusione generale, perirono anche il superiore della Missione, padre Rinaldo da Paullo, il fratello laico Salvatore da Albino e tutte e sette le suore Terziarie Cappuccine, compresa la novizia suor Ana Maria, brasiliana. Gli indios gettarono i cadaveri nella cisterna del collegio femminile.
Questi i fatti; le motivazioni che hanno scatenato l’eccidio, e l’interpretazione dei fatti sono varie e discordanti. Di fatto in totale furono uccise oltre 260 persone.
A lungo la zona della missione fu inaccessibile, per occultare le prove dell’eccidio. Appena fu possibile entrare, i frati superstiti andarono a raccogliere i cadaveri dei confratelli, delle suore e dei due laici e li portarono a Barra do Corda; dopo i funerali, li collocarono in una cappella mortuaria addossata al muro di cinta del convento.
Cinquant’anni dopo il massacro fu costruita una nuova chiesa parrocchiale a Barra do Corda, quasi un mausoleo, all’interno del quale furono traslati i resti di quelli che ormai erano informalmente conosciuti, nell’Ordine cappuccino, come i martiri di Alto Alegre.
Ecco l’elenco dei frati, delle suore e dei due terziari laici uccisi il 13 marzo 1901.
Padre Zaccaria da Malegno (Giambattista Casari), sacerdote cappuccino
Padre Rinaldo da Paullo (Francesco Panigada), sacerdote cappuccino
Padre Vittore da Lurano (Camillo Biazini), sacerdote cappuccino
Fra Salvatore da Albino (Fortunato Fassi), religioso cappuccino
Suor Maria Eleonora di Sant’Antonio (Caterina Tassone), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria di San Lorenzo (Maria Dagnino), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria Agnese di San Carlo (Colombina Colombo), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria Eufemia di San Giovanni Battista (Clotilde Macchello), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria Benedetta di San Luigi (Angiolina Isetta), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria Natalina di San Giuseppe (Geronima Parodi), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Suor Maria Anna di San Carlo (Clara), suora Cappuccina di Madre Rubatto
Pietro Novaresi, terziario francescano
Carlota Bizerra, terziaria francescana