Consegnò lo spirito
Letture: https://tinyurl.com/2nswerdj
Is 52,13-53,12 – Sal 30 – Eb 4,14-16;5,7-9 – Gv 18,1-19,42
In questo giorno la Liturgia della Parola, descrivendo la Passione del Signore, ci mostra l’ambiguità della storia e della nostra stessa vita.
Si passa dalla luce del processo di Gesù al buio dei cieli oscurati alla sua morte; dall’acre odore di aceto e di morte al profumo degli oli aromatici; dalle voci che gridano «Crocifiggilo!» allo sguardo silenzioso a «Colui che hanno trafitto».
Nella preghiera dei fedeli, più prolungata e con uno sguardo “universale”, c’è tutta la sollecitudine del Figlio di Dio che si affida al Padre e gli consegna ciò che più gli sta a cuore.
Nell’Adorazione della croce, ci accostiamo a Cristo morto per noi, affidandogli tutte le nostre croci: su quel legno Gesù porta con sé gli occhi tumefatti di chi piange, le piaghe di ogni lebbra che ci toglie dignità e libertà, le ferite di ogni cuore che la storia e la mancanza di umanità ha messo alla prova.