“Signore fa di me uno strumento della tua pace”. Così si apre la “Preghiera semplice”, per tradizione attribuita a San Francesco d’Assisi, che riecheggia nel cuore il mandato dei missionari cappuccini: essere impegnati con dedizione nell’azione quotidiana per farsi portatori e testimoni di pace in diverse parti del mondo.
Un impegno instancabile, portato avanti con grande fede, cura, fatica e generosità che mostra come i missionari siano la testimonianza vivente e concreta di un messaggio di pace e di amore che si declina in gesti semplici, ma vissuti costantemente, ogni giorno, fino a diventare profondamente trasformatori.
Ogni mese di questo calendario racconta un’azione di pace che i missionari compiono con amore verso i più deboli, verso coloro che la società non considera o che tende a relegare come ultimi.
Una pace concreta, che si manifesta nel servizio e nell’ascolto, nella condivisione e nel dialogo, nella compassione e nella speranza, sempre alimentati dalla preghiera.
Mani generose e cuori in ascolto, conforto e sostegno partendo dalla comprensione e dalla vicinanza. Azioni e progetti per favorire l’educazione, essere vicini a chi soffre o farsi paladini di giustizia per chi non è ascoltato. Uno sguardo, quello dei missionari, che ha cura del creato, si alimenta nella preghiera, è aperto al perdono cosi da accendere la speranza per tante persone che vivono nell’oscurità.
Le fotografie ci invitano a meditare sull’operato dei frati che, con umiltà e dedizione, pur coscienti dei loro limiti e fragilità, si fanno dunque strumenti della pace di Dio così come indicava Francesco nella sua toccante e quanto mai attuale preghiera.
È un invito anche per noi a riflettere sul ruolo che possiamo avere nella ricerca di una relazione pacifica e solidale, nell’essere attenti all’ascolto, nel farci voce di chi non ne ha, nel prenderci cura dei più deboli, nel promuovere la giustizia e la riconciliazione. Nel nostro vivere quotidiano possiamo contribuire a costruire ponti di dialogo e a seminare speranza, a partire dall’ambito famigliare, per allargarci alla comunità e offrire un piccolo contributo per migliorare la società in cui viviamo, quanto mai complessa e che sembra
faticare nel trovare la pace.