Sono passati ormai 20 anni da quando, nell’ottobre del 2000, il sogno di quattro sognatori cioè di Don Claudio Maggioni, cappellano dell’ospedale di San Donato Milanese, del dottor Alessandro Giamberti cardiochirurgo del medesimo ospedale, di suor Alfonsa Kiven Provinciale delle Suore Terziare di san Francesco in Camerun e di fra Angelo Pagano parroco della parrocchia di Shisong, di fondare ed aprire una cardiochirurgia nell’Africa sub sahariana, nel Nordovest del Camerun, nel villaggio di Shisong, è diventata una bella realtà.
I quattro sognatori si ritrovarono provvidenzialmente insieme a condividere il loro sogno e divennero così gli ispiratori e fondatori del Centro Cardiaco (Cardiac Center).
Tutto ebbe inizio nel negozio di elettrodomestici e ferramenta dei fratelli Pagano, che si trovava proprio davanti all’ospedale e nel quale il cappellano, don Claudio, era entrato per fare delle compere. Lì ha incontrato Gianni, uno dei fratelli Pagano, il quale gli ha parlato di me, suo fratello missionario cappuccino, e della realtà della missione in Camerun dove io vivevo. Don Claudio ha espresso a mio fratello il desiderio di potermi incontrare per realizzare insieme qualche progetto. In occasione del pellegrinaggio in Italia con i miei parrocchiani per il Grande Giubileo del 2000, mio fratello Gianni ha organizzato l’incontro tra Don Claudio e me. In quell’incontro molto cordiale e fraterno è nata l’idea di fare qualche cosa per i malati affetti da problemi cardiaci e cardiovascolari; don Claudio e fra Angelo si sono quindi lasciati con l’impegno di portare avanti questo sogno. Don Claudio ha contattato i cardiochirurghi dell’ospedale di San Donato Milanese tra i quali il professore Alessandro Frigiola presidente anche dell’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo, e fra Angelo ha individuato nell’ospedale di Shisong un ambiente idoneo dove eventualmente potersi appoggiare per iniziare a realizzare questo sogno: ne ha parlato così con la madre suor Alfonsa Kiven, allora Provinciale delle Suore Terziare Francescane. Sia il professore Frigiola che madre Alfonsa si sono detti entusiasti e disponibili a vedere cosa si sarebbe potuto fare per poter portare un po’ di sollievo e di speranza ai tanti malati di cuore, specialmente bambini, in tutta la zona sub sahariana sprovvista di strutture adeguate. Il professor Frigiola ha affidato l’incarico di studiare la fattibilità del progetto al cardiochirurgo dott. Alessandro Giamberti il quale, accompagnato dalla moglie Raffaella e da don Claudio, nel luglio del 2001 hanno visitato l’ospedale di Shisong dove la madre Provinciale suor Alfonsa e a fra Angelo li hanno accolti per una settimana. In quell’occasione sono state poste le basi per una fruttuosa, e ancora oggi duratura, collaborazione tra l’ospedale di Shisong e quello di San Donato Milanese ed è proprio in quel momento che i quattro sognatori citati hanno incominciato a lavorare per il progetto coinvolgendo tantissime altre persone che sono state fondamentali per raggiungere l’obbiettivo e che ancora ci sostengono per portare avanti il progetto.
Queste innumerevoli persone coinvolte grazie a noi quattro sognatori fanno soprattutto riferimento a Don Claudio e all’Associazione Cuore Fratello, al dott. Alessandro Giamberti e all’Associazione Bambini Cardiopatici nel mondo, a madre Alfonsa e alle Suore Terziarie Francescane e amici, a fra Angelo Pagano ed al Segretariato Missionario Cappuccini di Milano, benefattori e collaboratori. Nei due anni a seguire si sono studiate le varie modalità per capire cosa realmente si poteva fare per venire incontro alle necessità della popolazione, così nel novembre del 2003 è stato possibile iniziare la costruzione del Centro Cardiaco: per 6 interi anni il progetto è consistito nel portare avanti la costruzione, compreso l’arredamento con macchinari ospedalieri di prima qualità per il Centro Cardiaco, ed in modo particolare la formazione di dottori, infermieri e suore camerunesi presso l’ospedale di San Donato Milanese e l’invio di più di 100 bambini che sono stati operati nello stesso ospedale in attesa che fosse pronta la struttura in Camerun.
Nel novembre del 2009 veniva inaugurato ufficialmente il Centro Cardiaco di Shisong con una solenne Santa Messa seguita dalla prima operazione a cuore aperto. Da quel giorno in poi l’ospedale, grazie all’aiuto di tutte le persone sopra citate, ha continuato a prestare il suo servizio per i bambini e per i più poveri.
Purtroppo negli ultimi 4 anni la situazione politica in Camerun è degenerata in una sorta di guerra civile con conseguenti difficoltà di spostamento nel territorio, e quindi anche il Centro Cardiaco ne ha sofferto perché si è trovato nell’impossibilità di organizzare le 5/6 missioni annuali con squadre di medici che arrivavano da o sotto la responsabilità dell’ospedale di San Donato Milanese e riuscivano a operare dagli 8 ai 14 pazienti per missione, che sommate alle operazioni fatte dai medici locali raggiungevano un totale di più di 100 operazioni annuali.
Per questo motivo l’anno scorso si era deciso di spostare tutti i macchinari e le attrezzature del Centro Cardiaco da Shisong alla capitale Yaoundé per poter operare in tranquillità i pazienti e per permettere la continuazione delle missioni dall’estero. Questo naturalmente ha portato a delle difficoltà oggettive, ed anche se in parte ha aiutato a risolvere il problema, i costi sono però sensibilmente aumentati. Comunque, con la collaborazione di tutti si era iniziato a lavorare bene senonché anche in Camerun all’inizio di quest’anno è arrivata la pandemia del virus Covid- 19 che è stata ancora più dannosa rispetto ai problemi dei tre precedenti anni. Infatti con il Covid-19 le missioni dall’estero sono state tutte sospese, il muoversi all’interno della nazione è diventato difficile per causa del lockdown con tutte le difficili situazioni ormai ben note a tutti. Il 4 luglio ultimo scorso i 4 fondatori si sono ritrovati in videoconferenza con gli altri membri dell’esecutivo del Centro Cardiaco che via via si sono aggiunti nel corso degli anni.
Durante la riunione i rappresentanti delle due Associazioni coinvolte, Bambini Cardiopatici nel mondo e Cuore Fratello, ed i due Ordini religiosi, le Suore Terziarie di Shisong ed il Segretariato Missioni dei Cappuccini di Milano, nelle persone di suor Alfonsa Kiven e fra Angelo Pagano hanno deciso di continuare con l’attività del Centro Cardiaco che tante vite ha salvato negli ultimi anni ed hanno rinnovato la disponibilità ad impegnarsi, come d’altronde hanno sempre fatto nel passato, a raccogliere fondi per poter continuare ad operare come si è fatto prima della pandemia.
Come già scritto più volte in precedenza, tutti questi risultati sono stati raggiunti grazie alla collaborazione e all’impegno di tutte le persone di buona volontà coinvolte. Anche questa volta sono convinto che la Provvidenza attraverso il Segretariato Missioni e tutti voi sostenitori e collaboratori non mancherà di aiutarci.
Preghiamo il Signore perché ci aiuti a portare a compimento l’opera che attraverso tutti noi ha incominciato.
Di Mons. Angelo Pagano