Nel periodo di Carnevale nelle strade vediamo tantissimi bambini che indossano i costumi e le maschere dei loro personaggi preferiti. E così le città si riempiono di Paperino e Superman, di Elsa e Cenerentola, di pirati e fate.
E poi, come per magia, tutto ritorna alla normalità e svaniscono le innumerevoli maschere di supereroi…
In Africa, invece, le maschere sono un elemento fondamentale della quotidianità e della cultura tradizionale. Diverse culture associano a questi oggetti differenti significati specifici, ma sono elementi costanti l’attribuzione alle maschere di significati spirituali, il loro uso nelle danze e in altri riti religiosi, e il riconoscimento di uno speciale status sociale agli artisti che le realizzano e a coloro che le indossano durante le cerimonie. Nella maggior parte dei casi, la creazione di maschere è un’arte che si tramanda di padre in figlio, insieme alla conoscenza dei valori simbolici e religiosi associati.
E allora ecco alcuni esempi di maschere africane….
MASCHERA PUNU
Queste maschere rappresentano lo spirito di una giovane e bella donna, che ritorna dalla morte per partecipare alla vita del villaggio. Il colore bianco, generalmente usato per il viso ha un significato di protezione verso i malefici fatti dalle streghe. Questi malefici vengono fatti di notte e il bianco è in opposizione al buio della notte.
MASCHERA TIKAR
Queste maschere sono indossate generalmente durante i funerali e le feste agricole. Sono maschere sia maschili che femminili. Le lamine sono arricchite da decorazioni che rappresentano uccelli, rettili o insetti.
MASCHERE BAMILEKE
Queste maschere , chiamate N’kang, vengono usate durante particolari festività annuali o durante le cerimonie religiose.
Non hanno l’apertura all’altezza degli occhi perché vengono indossate come caschi o copricapi.
MASCHERA BAKOTA
Le maschere Bakota sono piuttosto rare e si usano nelle cerimonie di iniziazione.