Con grande dolore comunichiamo che il giorno 15 settembre fra Ruggero Beltrami, il più anziano dei nostri missionari, è tornato alla casa del Padre.
Fra Ruggero Beltrami da Milano nasce a Codigoro, Ferrara, Italia, il 16 Giugno 1925. I suoi genitori, Augusto Beltrami e Santina Finessi, la chiamarono Agide Beltrami. Il 20 aprile dell’anno seguente diventa cristiano attraverso le acque lustrali del battesimo. È entrato in convento nel 1936. Ha indossato l’abito da cappuccino il 13 di Luglio 1943, e nell’anno seguente ha emesso i voti.
Dopo il percorso formativo nella provincia di San Carlo, viene ordinato sacerdote il 23 Dicembre 1950, dall’arcivescovo Beato Ildefonso Schuster. Sempre con un debole per la vita accademica, dopo la sacra ordinazione sacerdotale viene nominato professore nel Seminario di Varese, Italia. Qui ha insegnato
Fisica, materia nella quale si era diplomato presso la Facoltà di Napoli.
Poco dopo, Fra Ruggero venne stato inviato in Brasile come missionario per lavorare nella Custodia dei Cappuccini del Nord/Nordest del Brasile.
Qui giunse il 14 novembre 1953, a Rio de Janeiro. Ha proseguito poi per São Luís, dove è entrato nel sacro Convento del Carmo il 17 dicembre dello stesso anno, accompagnato dal suo compagno di missione Fra Alfredo da Como, insieme ad altri missionari veterani (fra Pierbattista, fra Ermenegildo e fra Beniamino da Borno). Frei Rogério fu responsabile della formazione dei giovani studenti cappuccini nello Studentato di Parnaíba (Piauí). Successivamente insegnò anche teologia in Fortaleza, (Ceará). Si è specializzato in teologia biblica, ottenendo la laurea nella facoltà di Gerusalemme.
Negli anni ’60, Frei Rogério ha lavorato a Pedreiras, nella desobriga, al servizio di numerose comunità tra i comuni di Igarapé Grande, Bernardo do Mearim, Esperantinópolis. Quindi fu mandato nelle città di Cidelândia e Imperatriz, una regione bagnata dal fiume Tocantins, nel Maranhão meridionale.
Rimanendo lì per un decennio (dagli anni ’70 agli anni ’80) lasciò di questa esperienza una relazione in un libro pubblicato in seguito, intitolato “Cidelândia, coloro che non hanno voce”. Negli anni ’80, con l’apertura dello studentato filosofico e teologico della Viceprovincia del Maranhão/Pará, Frei Rogério fu inviato nella metropoli di Belém, per insegnare di nuovo, dopo circa 20 anni senza insegnamento. A Belém è stato un prezioso collaboratore nei Cursillos di cristianesimo. È autore di numerosi articoli su temi teologici e pastorali, e ha scritto diversi libri su questa attività.
All’alba del centenario della Missione Cappuccina nel Maranhão, Frei Rogério fu inviato al Convento del Carmo, designato come Archivista Provinciale. Gli ultimi trent’anni di Frei Rogério si confondono con la recente evoluzione del Convento del Carmo. La sua passione per i libri si riflette nella preziosa raccolta bibliografica di titoli più disparati, da lui chiamata “Biblioteca Rogeriana”. Sotto la sua direzione furono concepite diverse grandi opere, come il famoso “Risvegliando parole assopite” e la compilazione dell’opera di Frei Pelino de Castrovalvas: “Il fiume Tapajós, i cappuccini e gli indios mundurucus”. Frei Rogério è stato anche collaboratore della rivista “Continenti”, pubblicata a Milano.
Il suo ministero al Carmo si è svolto attraverso la confessione. Non c’è nessuno che passi per la chiesa del Carmo e non chieda del “santino”, perché il ministero delle confessioni e le altre invocazioni offerte da Frei Rogério hanno edificato così tanti fedeli che gli sono valsi l’epiteto di “Confessore di São Luís”. Negli ultimi anni, già compromesso nella salute, il “santino” si spegneva come una candela che si consuma nel bagliore di una veglia.
Frei Rogério ha pronunciato l’ultima strofa del “Cantico di Frate sole” il 15 settembre di questo particolare anno del 2020. Requiem!