GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
“Seminaristi Cappuccini in Missione”
Il passato ci insegna che per costruire il futuro dobbiamo accompagnare la formazione dei Seminaristi Cappuccini in Missione.
Vi sono vite che oltrepassano i luoghi ed i tempi, sono vite semplici che ripercorrono ordinari passi quotidiani, ma che tuttavia, grazie a scelte coraggiose e ad incontri importanti, diventano vite immortali ed attuali, oggi e sempre.
Iniziamo raccontando la storia di tre giovani in ricerca vocazionale…
Enrico è nato a Milano in piazza Risorgimento, a due passi dai Frati Cappuccini di viale Piave e presso il Convento di Lovere incontrò Fra Adriano da Zanica, missionario in Brasile, i cui racconti lasciarono un segno indelebile nel suo animo.
Soprattutto le descrizioni delle condizioni di abbandono dei poveri, dei lebbrosi e degli ammalati, colpirono Enrico in modo particolare, che da quel momento iniziò a sognare: “Voglio essere cappuccino missionario e medico! ”.
Felice è nato a San Macario (VA) e quando aveva 14 anni esplose la sua vocazione religiosa: decise che voleva diventare un Frate Cappuccino! In paese, a dire il vero, nessuno si meravigliò della sua scelta di vita perché lui era il buon chierichetto della Chiesa parrocchiale, gracile di corporatura, ma dall’occhio vivace, acuto ed intelligente!
Il suo parroco, Don Virginio Civati, che fin dalla nascita lo accompagnò nella formazione religiosa, scrisse ai Cappuccini: “Farà col tempo una riuscita veramente felice, e darà motivo di consolazioni ai Superiori e all’Ordine intero! ”.
Due giorni dopo, nel Convento di Sovere, iniziò la formazione cappuccina del giovane Felice!
Clemente è nato a Sesto San Giovanni (MI) e fin da giovane faceva visita di frequente ai Frati Cappuccini di Monforte a Milano, dove si confrontava con il suo Padre Spirituale; ma anche vicino a casa, presso l’oratorio parrocchiale, si formarono le sue basi cristiane, che gli sarebbero state fondamentali in futuro, per affrontare le sfide che la vita gli avrebbe riservato!
A Milano, la vocazione cristiana e francescana di Enrico gli fa indossare il saio cappuccino ed in onore del padre Alberto e della madre Maria, si fa chiamare: Fra Alberto Maria Beretta!
Anche Felice cambia nome nella vestizione e come si usava tra i Frati aggiunge il paese di provenienza, che per lui è Samarate (VA), dove si era trasferito con la famiglia quando aveva appena quattro anni, divenendo: Fra Daniele da Samarate!
Durante gli anni di formazione, il giovane seminarista incontrò Fra Rinaldo da Paullo, Superiore della Missione del Brasile (fondata solo sei anni prima), e Fra Daniele rimase così affascinato dal suo ardore apostolico, che benché ancora studente, chiese subito di partire come missionario!
A Fortaleza (Brasile), Fra Daniele concluse la sua formazione cappuccina e si consacrò sacerdote in terra di missione: un ulteriore sacrificio nel momento più speciale di una vita religiosa, lontano dalle persone a lui più care, ma consapevole di aver abbracciato fin da subito la sua nuova famiglia, formata dai poveri e dagli ultimi della foresta brasiliana.
Il giovane Clemente, quando veste l’abito dei Cappuccini, prende il nome di Fra Giampietro da Sesto San Giovanni e ricevuto il crocifisso di Missionario dalle mani del Padre Provinciale, partì anch’egli per il Brasile, dove promosse ed espanse le attività missionarie, portando con entusiasmo l’annuncio evangelico con la predicazione, la “desobriga” nella foresta tra gli indios e la costruzione di chiese, conventi, scuole, collegi, orfanotrofi ed ospedali! Grazie alle esperienze vissute in gioventù a Sesto San Giovanni, ispirò anche la nascita di numerosi oratori, che accolsero molti giovani delle missioni.
Oltre a tutto questo, Fra Giampietro fu scelto da Dio per realizzare un’opera la cui natura avrebbe oltrepassato il tempo e lo spazio, fondò infatti la Congregazione delle “Suore Missionarie Cappuccine ”!
I nostri tre seminaristi, dopo la formazione cappuccina e l’incontro in Italia con i Frati di ritorno dalle missioni, intrapresero delle autentiche vite cristiane, e grazie alle “Cause di Beatificazione”, oggigiorno camminano al nostro fianco come: Fra Alberto Beretta, Servo di Dio; Fra Daniele da Samarate, Servo di Dio; Fra Giampietro da Sesto San Giovanni, Servo di Dio!
Fra Alberto, Missionario Cappuccino e Medico, donò tutto se stesso alla causa del Vangelo, vivendo tra i più umili e semplici, curandoli nell’anima e nel corpo, e fondando a Grajaú l’Ospedale “San Francesco di Assisi” ed il Lebbrosario “Villaggio San Marino”, pur non smettendo mai di ripetere: “Il vero medico non sono io, ma nostro Signore! ”.
Fra Daniele educò i piccoli indios, annunciò instancabilmente il Vangelo, coltivò i terreni, ed in piena foresta… fece arrivare il treno ed il telefono!
Direttore illuminato, costruttore intraprendente e missionario infaticabile, fino a quando… a causa delle continue visite agli ammalati più gravi, anche lui contrasse la lebbra.
Come Missionario e Apostolo dei Lebbrosi continuò a consumarsi per i suoi fratelli, lebbroso tra i lebbrosi, rappresentando in mezzo a loro l’immagine viva del Cristo sofferente, che come servo si offre per amore.
Con la testimonianza diretta di Fra Giampietro, concludiamo la storia di queste tre persone eccezionali, che hanno però iniziato la loro esistenza terrena in un modo assolutamente normale, ma che seguendo la Parola del Signore hanno trasformato le loro vite, in vite straordinarie!
“Siamo venuti qui per lavorare e sviluppare la nostra Missione, nel nome di Dio e per il bene del prossimo; abbiamo trasformato questa foresta in una florida Colonia, iniziando la catechesi degli indios; …siamo venuti qui solamente con il Breviario, e andremo là dove ci sarà possibile concretizzare il nostro dovere evangelico ”.
Carissimi amici delle missioni,
le nostre fraternità, gli stati, le città e le comunità che ci ospitano, continuano ad aver bisogno di persone che sappiano testimoniare con il proprio esempio una forma di vita evangelica, che tocca inevitabilmente gli Enrico, Felice e Clemente di tutte le epoche, giovani che sono già pronti ad infiammarsi con le parole del Signore e di Francesco, diventando: Fra Alberto, Fra Daniele e Fra Giampietro!
Per i Frati Cappuccini della Lombardia, il 16 agosto 1893 è stato l’inizio della Missione all’estero, che ha visto i “Frati del popolo” allargare l’abbraccio fraterno dal Lazzaretto di Milano, al fianco dei malati di peste, fino agli estremi confini della terra!
Il chicco di grano, innaffiato con l’evangelizzazione, la promozione umana, il sudore ma anche con il sangue, quando sembrava apparentemente morto, ha dato frutto!
…e con Fra Lorenzo (Frei Lourenço) d’Alcantara abbiamo il primo Frate Cappuccino Brasiliano!
Al quale la storia farà seguire Fra Zacharie in Costa d’Avorio, Fra Somyot in Thailandia e Fra Tobias in Camerun!
Il 26 settembre, in Costa d’Avorio vi sono state due nuove Professioni perpetue: Fra Vivien e Fra Luis!
In Camerun, nella Chiesa del Sacro Cuore di Shisong, il 24 giugno sono stati ordinati due presbiteri (Fra Fredrick e Fra Peter) e sei diaconi (Fra Mengven, Fra Jude, Fra Martin, Fra Terence ed i confratelli etiopi: Fra Birhanu e Fra Yohannes).
Mentre a Sop, giovedì 8 settembre, hanno emesso la prima Professione di Fede i novizi: Fra Abunaw, Fra Mbifeh, Fra Litika ed il confratello ivoriano Fra Kevin.
In Thailandia, nel maggio del 2010, sei postulanti thailandesi hanno emesso la Professione temporanea, offrendo un momento storico alla vita della Delegazione, era infatti la prima volta che un gruppo così numeroso di confratelli thailandesi si consacrava al Signore!
Dopo un anno, il 21 maggio 2011 è stato ordinato sacerdote Fra Giuseppe Denchai, mentre sabato 11 giugno Fra Pietro Phanomkon (per gli amici Fra Ciai), ci ha comunicato la gioia per la sua ordinazione diaconale; condividiamo con entrambi la loro missione: evangelizzare ed aiutare il prossimo, vivendo la tradizionale solidarietà cappuccina incarnata nella cultura thai.
Anche in Costa d’Avorio, Camerun e Thailandia: il chicco di grano ha dato molto frutto!
Attualmente, presso i nostri conventi in missione, ci sono più di 90 giovani che stanno vivendo la formazione cappuccina per diventare Frati.
Accompagnare le persone ai valori del Vangelo, al dono di sé stesse al Signore ed ai più poveri, è il modo migliore per aiutare le terre di missione, dove dal nostro cammino secolare stanno nascendo i Frati che sosterranno le opere missionarie a favore dei loro fratelli più bisognosi.
– clicca per scaricare il depliant…
– immagini: 4 ottobre 1995, fra Alfred e fra Kilian (Camerun); fra Zacharie Kolantrin (Costa d’Avorio); frei Carlos, primo missionario; in homepage, novizi a Sampran (Tailandia)
[postgallery][/postgallery]Scarica il pdf