Finalmente è una cattedrale, forse una delle più piccole del mondo, senza gli sfarzi delle ricche cattedrali occidentali (e non solo) ma non meno cuore pulsante della comunità che vi si raduna e che la sente come casa propria. Veniva già chiamata cattedrale ma di fatto non era ancora stata consacrata come tale. Ora, dopo anni di lavoro e di restauro radicale, è stata ufficialmente elevata a rango di cattedrale del Vicariato apostolico di Harar, sede del nostro vescovo Mons. Angelo Pagano. Così, sabato 25 febbraio con una solenne e ben riuscita cerimonia durata 4 ore, il Nunzio apostolico dell’Etiopia Mons. Antoine Camilleri, con la partecipazione del Cardinale di Addis Abeba, del predecessore di Mons. Angelo, di altri due vescovi e naturalmente del titolare della sede, numerosi preti e frati locali, religiose di varie congregazioni, fedeli accorsi da tutto il vicariato, una piccola delegazione del Centro missionario e del Camerun, sono state aperte le porte della chiesa e seguendo il protocollo è iniziata la celebrazione che ha avuto come culmine l’unzione dell’altare e delle croci della Via Crucis.