Quattro giovani frati cappuccini della nostra comunità di Bambui sono stati ordinati Sacerdoti insieme ad altri 18 giovani delle diocesi anglofone del Camerun. Ho posto loro giusto una domanda: “cosa è accaduto, cosa è cambiato per te quel giorno?”
Da parte di tutti loro emerge la coscienza di essere stati scelti, presi da Qualcuno di più grande per un grande compito. Per questo è necessario a tutti noi, non solo a loro, rimanere sempre stupiti di fronte a questa Presenza che ci chiama e ci cambia; con un cuore aperto e pieno di preghiera che “chi ha iniziato in loro questa opera buona, la porti a compimento”. Tutti loro, e noi con loro, sono consci della propria fragilità e della grandezza del dono ricevuto, rimaniamo perciò attaccati a Gesù Cristo perché senza di Lui tutto si riduce a un piccolo e pesante progetto umano. Nelle poche parole che, nell’emozione di questi giorni, sono riusciti a esprimere emerge con chiarezza questa gratitudine e decisione di rimanere in Lui che tutto può.
Fr. Giuseppe Panzeri
Fr. Julius Lendzemo Mbuye
E’ stato uno dei memorabili giorni che hanno segnato la mia vita. Sono stato ordinato Sacerdote nei Frati Cappuccini proprio nell’anno che Papa Benedetto XVI ha proclamato “anno del sacerdote”. Ho visto coronato il mio sogno di essere Religioso e Prete, sono felice. Lo considero un grande privilegio e onore, come è descritto nella Lettera agli Ebrei “un onore che nessuno si prende da se”. Il sacerdozio, che per il Curato d’Ars era l’amore del Cuore di Gesù, è stato dato a me, e attraverso me alla Chiesa, e questo mi riempie di gratitudine a Dio e a coloro che mi hanno introdotto e accompagnato in questo cammino, specialmente la famiglia cappuccina e i suoi benefattori. E’ un tesoro ma lo abbiamo “in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi” (2Cor 4: 7). Tutte le mie preghiere sono per essere un prete secondo il cuore di Gesù, il vero sacerdote, e di vivere questo nello spirito di S. Francesco.
Fr. Thierry Yanou Nyassi
La mia ordinazione sacerdotale è stata per me un dono, un tesoro, che ho ricevuto con umiltà. Io stesso sono sorpreso di questo dono perché conosco la mia indegnità. Infatti al momento dell’ordinazione ero completamente sopraffatto come un bambino che ha ricevuto un regalo la cui grandezza non può misurare. Sono molto alto di statura, ma mi sento così piccolo; credo che spenderò il resto della mia vita con lo stupore di questa grande meraviglia che il Signore mi ha donato per la Sua Santa Chiesa.
Fr. Author Abanfegha Nga
“L’Onnipotente ha fatto grandi cose per me, Santo è il Suo nome”. Ringrazio Dio per avermi fatto, io così indegno, Suo prete, proprio in questo “anno del sacerdote”. E’ un onore che nessuno prende da sé. Essere ordinato sacerdote proprio quest’anno è un grande onore per me, ma so che ogni onore è accompagnato da responsabilità.
Non pongo la fiducia nelle mie capacità, ma nella Sua Grazia. Essere ordinati non è come passare un esame di laurea, non è una promozione sociale, non un prestigio, e neppure una “vaccinazione” contro le tentazioni; so che verranno per cui avrò sempre bisogno delle vostre preghiere, perché possa essere un prete secondo il cuore di Gesù. Il sacerdozio è servizio.
Ho fatto mie le parole di un grande Vescovo: “Il prete non appartiene a sé”. Voglio seguire nostro Signore Gesù Cristo, che è il Sacrificio, l’Altare e il Sacerdote.
Conscio dei miei limiti e delle mie fragilità, mi affido alle vostre preghiere. Ho cominciato il mio servizio al popolo di Dio.
Fr. Derick Ajende
“Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore” (Salmo 116)
Veramente sono felice e ringrazio Dio per la Sua Bontà. Mi considero privilegiato per essere stato ordinato Sacerdote proprio durante questo “anno del sacerdote”. Il 9 aprile è una data che non dimenticherò mai perché l’Altissimo mi ha dato il prezioso dono di poter agire in nome di Gesù Cristo per il sevizio del Popolo di Dio.
Ti prego Signore perché tu protegga e aiuti tutti coloro che mi hanno aiutato e accompagnato al tuo altare.