Ci arriva dalla Turchia la testimonianza di fr. Francis, parroco di Antiochia, dove la maggior parte delle case sono crollate.
Cari amici, prima di tutto ringrazio Dio per la sua immensa misericordia per tenerci in vita e poter scrivere queste poche righe. Il tragico terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito la parte meridionale della Turchia, mentre la maggior parte delle persone dormiva profondamente, devastando l’intera regione di Antiochia.
Anche Fr. Royston e io eravamo in un sonno profondo e l’entità del terremoto ci ha svegliati all’inizio e siamo rimasti in piedi tenendo i letti. L’alimentazione si è interrotta e siamo riusciti a precipitarci giù mentre l’edificio della chiesa continuava a tremare. L’entità del terremoto è stata così potente che pochi secondi di squotimento hanno fatto crollare l’intera regione di Antiochia. Ci siamo precipitati in strada e ci siamo assicurati che i nostri cristiani che vivevano dentro e intorno alla nostra chiesa e i nostri vicini fossero al sicuro. Abbiamo persino salvato una nonna malata sotto le macerie pochi minuti dopo il terremoto.
In tutta la mia vita non avevo visto una tragedia così grave. Pochi minuti dopo il terremoto, le stradine di Antiochia erano ricoperte di detriti e macerie che hanno seppellito migliaia di persone all’interno delle loro case, rendendo impossibile il movimento dei residenti. Anche il freddo estremo ha svolto il suo ruolo nel congelare a morte le persone.
Tuttavia, nonostante il tempo insopportabile, ci siamo uniti ad altri per soccorrere le persone intrappolate tra le macerie. Mentre continuavamo a camminare e cercare sopravvissuti, abbiamo potuto vedere una giovane madre con il suo bambino che piangeva in cerca di aiuto. Sono stati raggiunti in modo tale che era quasi impossibile soccorrerli con le nostre mani senza attrezzature adeguate. Li abbiamo lasciati alle spalle con lacrime e cuori spezzati, un trauma che ci perseguita anche adesso.
Migliaia le persone che hanno perso la casa in questo catastrofico terremoto. La gente si rannicchiava attorno al fuoco usando la legna dei detriti chiedendo acqua e cibo nel freddo pungente. Royston e io ci siamo uniti alla squadra di emergenza per scavare nel metallo contorto e nel cemento bloccato alla ricerca di sopravvissuti.
In questo momento la situazione è molto spaventosa poiché migliaia di persone sono ancora sotto le macerie, anche se molti soccorritori lottano per salvare vite umane.
Questo è da parte nostra e chiediamo le vostre continue preghiere. Dio misericordioso ci dia la forza per amare la vita e lavorare per i bisognosi.
Amore e pace a tutti voi.
Fr. Francis Dondu
È il momento dell’emergenza e del pronto intervento per portare soccorso alle numerosissime persone in vario modo colpite dalla catastrofe.
Facciamo appello alla generosità degli amici di Missionari Cappuccini.