Agli Amici del Centro Missionario Cappuccini di Milano, ai benefattori e sostenitori…
Genesi 4,9: “Il Signore disse a Caino: ‘Dove è tuo fratello Abele?’ – ‘non lo so’, rispose. ‘Sono forse il guardiano di mio fratello?’”.
Forse oggi più che mai ci rendiamo conto della verità di queste parole tra Dio e Caino e cioè che siamo veramente UNO anche se più di 7 miliardi di persone: la pandemia del Covid19 penso lo faccia capire a tutti!
Se uno si ammala diventa pericolo per l’altro di contaminazione e se uno guarisce diventa un bene per tutti.
Qui seguiamo le notizie veramente allarmanti per il mondo intero, in particolare dal mio paese, l’Italia, con i tanti decessi, ma grazie a Dio anche con i tanti guariti, e in particolare la grande solidarietà che piano piano trionfa sul male e l’indifferenza.
Messaggini al cellulare, telefonate, per strada la gente chiede come va: i parenti, gli amici, i benefattori italiani come stanno? E io dico un po’ quanto vedo pure ai telegiornali e per contatti su WhatsApp e invito a pregare perché Dio non può non ascoltare la preghiera del povero.
Anche noi siamo fermi: niente incontri, niente celebrazioni; dobbiamo pure noi, seppure con soli, per il momento, una ottantina di casi nel paese, seguire delle regole con coprifuoco dalle 21 di sera alle 5 del mattino, stare a un metro e lavarsi le mani, e mettere la bocca o il naso nella piega del gomito se viene la tosse o lo starnuto.
C’è una bella preghiera dei vescovi africani contro il coronavirus, l’ho distribuita nei 12 settori delle due parrocchie di Zouan-Hounien e di Teapleu per invitare a pregare e nello stesso tempo spiegare la malattia. Qui gli anni scorsi c’era il pericolo dell’Ebola che ha fatto tanti morti in Africa soprattutto nei paesi confinanti della Liberia e della Guinea e quindi si rendono un po’ conto del fatto serio.
Che la Pasqua di Resurrezione ormai vicina, ci porti la guarigione totale del corpo e dello spirito.
Un abbraccio forte a tutti voi
Fra Antonio Forchini