Il Centro Missionario, da sempre vicino ha chi ha bisogno, si è attivato con dei progetti di sostegno alle persone in grave difficoltà economica e sociale, la fetta più debole della comunità che in epoca di pandemia ha ulteriormente accentuato i suoi problemi. I ringraziamenti ricevuti sono calorosi e accorati: “Ho potuto così toccare con mano la gratuità del vostro impegno verso chi soffre e chi ha bisogno”.
Gli ultimi mesi sono stati difficili per tutti, mesi in cui abbiamo toccato con mano la nostra fragilità, l’incertezza e in molti casi anche il bisogno di un aiuto e l’importanza di trovare una mano tesa. Siamo stati anche noi limitati nelle nostre attività, ma per quello che ci è stato possibile abbiamo cercato insieme di rispondere ai vari appelli che ci sono stati rivolti. Senza trascurare l’impegno verso le nostre missioni, abbiamo anche guardato al nostro vicino di casa, e grazie alla generosità di tante persone siamo intervenuti in situazioni specifiche per portare un aiuto concreto. Iniziando dalla distribuzione a varie realtà socio-caritative di prodotti alimentari già pronti per la terza edizione di “Pane in Piazza” che sono stati per molte persone un prezioso aiuto nel primo lockdown, lanciando poi il progetto “Sorreggi l’orfano e la vedova” per venire incontro a situazioni famigliari drammatiche causate della pandemia, e intervenendo in seguito pronta – mente con il progetto “Emergenza Libano” in aiuto a famiglie in difficoltà per la situazione sociale che si protrae ormai da parecchio tempo, inasprita dalla pandemia e dall’incidente del porto di Beirut. Sono gocce nel mare delle necessità e non pretendono di risolvere i problemi: semplicemente di recare un po’ di sollievo a qualche persona.