ABIDJAN 18-12-2011
Carissimi amici e fratelli è da molto che non ci sentiamo, ma comunque vi ho sempre tenuto presente nelle mie povere preghiere.
Qui tutto è precario dopo la guerra la vita è lenta a riprendersi, e vi regna una grande confusione, rancori, risentimenti e insicurezza; non passa settimane che sentiamo che una chiesa o una missione sia assalita da banditi, ogni giorni ci affidiamo nelle mani del buon Dio.
Il governo cerca di fare del suo meglio ma purtroppo circolano troppe armi.
Certo il Natale da noi sarà molto diverso da voi, mentre qui si cerca di ricostruire sia umanamente che materialmente, nei paesi europei sono presi da una frenesia commerciale (luminari, regali ecc.).
Vi invito a unirvi a noi in una preghiera di pace e serenità, perché questi fratelli ivoriani possano trovare il vero viso di convivenza in un cammino di un nuovo comportamento di altruismo fraterno. E che la dolcezza del Natale possa entrare nei cuori di tutti e che riempia in ciascuno di noi opere di amore perché esse sono sempre fonte di gioia. Non abbiamo bisogno di cercare la felicità: se possediamo l’amore per gli altri, ci sarà data. É il più bel dono che Dio ci à lasciato nel fragile bambinello.
Auguri e un grazie per il vostro costante aiuto che ci date, voi siete la nostra forza per dare speranza al mondo.
Buon Natale e felice Anno Nuovo 2012
Missionario cappuccino
in Costa d’Avorio
– in homepage fra Giuseppe con i bambini nel vilaggio di Yakassè, vicino ad Abidjan, la capitale.
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