Ecco la lettera inviata ai sostenitori del Sostegno a Distanza in Etiopia per Pasqua
In occasione delle feste Pasquali permetteteci di inviarvi alcune notizie sui programmi in corso. Il vostro aiuto si è dimostrato indispensabile per realizzare i sogni a tante ragazzine spesso destinate all’emarginazione sociale ed a una vita di stenti e di sopprusi. Le seguiamo dalla scuola materna alla formazione professionale o alla laurea mettendo a frutto i vostri sacrifici. Il nostro programma compie 17 anni, in questi anni un bel numero di ragazzi si sono laureati, lavorano e aiutano la famiglia. Evitiamo che le adolescenti siano sottoposte a matrimoni precoci e combinati spegnendo così la loro dignità.
Non ci si può girare dall’altra parte quando si incontrano mamme disperate lasciate sole con bambini e senza un tessuto di parentela che possa aiutarle. Abbiamo per esempio incontrato la signora Burtukan agli inizi di marzo. La sua storia; Abbandonata dal marito con due figlie e un figlio. Ha trovato lavoro come portantina nei cantieri edilizi, un lavoro sottopagato che va dai 3 ai 4 euro per otto ore. Vivono di stenti in una casupola senza servizi essenziali. Non può permettersi di mandare i figli a scuola
Crediamo di rendere chiaro il nostro lavoro presentandovi la “pastorella”. Cinque anni fa l’abbiamo incontrata per strada che badava ad una mucca, vestita di stracci e paurosa. La sua storia; I genitori nulla tenenti in una zona rurale non riuscivano a sfamarla, così una famiglia di Soddo l’ha accolta come “servetta” e per pascolare la mucca in cambio del cibo e di un giaciglio. Lina ha convinto la famiglia affidataria a darle un’istruizione. Le abbiamo fornito il necessario ed iscritta alla scuola femminile qui vicino. Accompagnandola non è più la stessa ragazzina, sogna, vive la sua età e dimostra più fiducia in sé. È una splendida bambina, impegnata a scuola e nel tempo libero accompagna al pascolo la sua mucca.
E che dire di Tesfatsion sostenuto per anni dal programma SAD fino alla laurea? La sua storia: Povero in canna, mamma vedova, la famiglia viveva in una catapecchia, campavano per lo più di carità, i bambini in strada a raccogliere un po’ di cibo. Tesfatsion si è impegnato seriamente, ora è laureato e ha un buon lavoro presso l’ospedale di Dubbo. Una trasformazione che dà coraggio e dignità a tutta la famiglia.
Nel mondo alcuni vivono negli agi, altri in indicibili sofferenze e penuria. È incomprensibile l’assenza di solidarietà tra fratelli e sorelle e lo sfruttamento del creato a danno delle prossime generazioni. Voi invece siete come il buon samaritano, concretizzate il sentire umano e cristiano.
Stiamo completando un’altra scuola superiore, questa volta nella missione dei frati Cappuccini locali a Soddo, nel sud dell’Etiopia. Non ci resta che inviare la nostra riconoscenza a voi con cui condividiamo l’ideale di appartenere ad una sola famiglia. Vi trasmettiamo la gratitudine di tante ragazze e delle loro famiglie che non vi conoscono e vi portano tanta riconoscenza.
Un affettuoso grazie va alle addette dell’ufficio SAD così precise e sollecite, ancor di più a fra Marino coordinatore di tutti i progetti.
Buona Pasqua, che la pace regni in ogni cuore e in ogni paese.